Questa è la mia storia e alcune cose che ho capito fino ad ora.
Attualmente lavoro in una panetteria e faccio il turno di notte; continuo a studiare durante il giorno, nel pomeriggio, una volta sveglio. Ho tanti buoni amici, spesso sento I miei cari a casa e regolarmente riesco a inviare loro dei soldi. Quando posso cerco di aiutare I ragazzi e gli adulti che arrivano da diversi paesi del mondo, dopo un viaggio lungo e faticoso come il mio.
Spero la mia storia ti sia piaciuta. Comunque è stato molto importante per me poterla raccontare.
Forse i miei pensieri e le mie riflessioni possono esserti utili per comprendere meglio la tua storia e forse possono aiutarti a guidarti e a comporre una mappa utile per la tua sicurezza e il tuo benessere, per poter alimentare al meglio l’albero della tua vita, che è unico e irripetibile.
Ho vissuto momenti di confusione su chi sono veramente, perché la mia esperienza mi ha reso molto diverso da quello che ero prima di partire, ma allo stesso tempo non ero uguale ai ragazzi che migravano dal mio paese.
Ho compreso che la mia storia, con I suoi problemi e I suoi successi, è unica e importante, al di là del fatto da dove vengo e dove vado. Non riconoscerla potrebbe confondere.
Nonostante tutto e nonostante le difficoltà, l’esperienza crea sempre delle opportunità per imparare cose nuove.
Ho mantenuto sempre i contatti con I miei a casa.
All’inizio ero un pò timoroso di raccontare la mia situazione reale nel nuovo paese perché stavo affrontando molte difficoltà e non volevo deluderli.
Poi mi sono reso conto che sarebbe stato meglio direla verità, anche se non era quello che loro si aspettavano, perché cominciava ad essere troppo difficile e sofferente fingere con loro. Inoltre raccontare le cose come stanno veramente avrebbe dato delle informazioni più veritiere e più utili alle persone nel mio paese che avevano intenzione di migrare.
Anche la sincerità con se stessi è importante per avere maggiore controllo sulla propria vita.
Da quando ho lasciato casa ho sempre pensato al momento in cui sarei tornato.
Questa possibilità mi è sempre rimasta in testa.
Penso spesso a quando potrò andare a casa e visitare di nuovo I miei cari al villaggio, e ancora non so quanto mi fermerò qui.
So che questo pensiero non se ne andrà mai e, in un certo senso, mi rassicura perché so che esiste sempre questa alternativa.
Dopo qualche tempo ho conosciuto alcune organizzazioni e gruppi di persone che si impegnano in modo volontario per migliorare le cose in città e dare un loro contributo alla società.
Nonostante avessi qualche incertezza all’inizio, ho deciso di collaborare anche io con delle realtà che mi sembravano interessanti: la prima era una società sportiva e la seconda un’associazione di volontari che organizzavano attività culturali per la città.
E’ stato un’occasione per conoscere nuove persone che avevano I miei stessi interessi; mi sono anche divertito molto in alcune occasioni.
Ma la cosa più bella è stata che ho sentito di poter contribuire anche io a questo posto e mi sono sentito parte di questa comunità.
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