Gradualmente alcune persone che ho conosciuto quando sono arrivato qui sono diventati dei veri amici e ora sono come un piccola comunità per me, una seconda famiglia.

All’inizio mi sentivo molto solo e questi nuovi amici mi hanno aiutato a superare questi momenti di tristezza. Non è stato facile, talvolta ho trovato degli atteggiamenti razzisti e discriminatori ma fortunatamente ho anche incontrato delle brave persone.

Con loro mi sono sentito supportato e felice, quasi a casa. Questa nuova comunità di amici mi ha fatto sentire bene e protetto perché sapevo di poter contare su di loro in caso di bisogno.

Allo stesso tempo ho cercato di pormi io stesso come punto di riferimento per altri ragazzi migranti.

Creare nuove relazioni e amicizie aiutano a ricostruire dei punti d riferimento e una rete sociale che ti aiuta a sentirti più “a casa”.

Quando sono arrivato qui, ho impiegato un pò di tempo per aprirmi con persone che non mi erano famigliari, in particolari adulti, anche perché spesso mi è sembrato che non avessero un grande interesse per me. Il mio tutore mi ha aiutato ad allargare la mia rete di relazioni con altri adulti.

Però ai 18 anni, quando la mia tutela è finita mi sono sentito un pò perso. Ho coltivato una relazione con una persona adulta che abita qui e che è diventata per me un riferimento.

Con lei potevo parlare apertamente della mia situazione presente e futura, uscire insieme nel tempo libero, fare gite e conoscere meglio il mio nuovo paese e fare nuove conoscenze; sono molto grato a questa persona perché mi ha accompagnato in un momento cruciale della mia vita.

 

Stabilisci una relazione con un’adulto del paese ospitante di cui ti fidi che diventi per te un punto di riferimento, di guida e supporto.

Quando stavo per compiere 18 anni mi sono reso conto che questo momento avrebbe influenzato notevolmente la mia vita.

Per esempio avrei dovuto lasciare la struttura di accoglienza dove alloggiavo e trovare un posto dove stare.

Quindi bisogna essere ben preparati per affrontare questo momento cruciale di passaggio. Insieme al mio tutore e alle altre persone di riferimento abbiamo definito un piano sostenibile anche oltre il compimento dei miei 18 anni, per evitare problemi e situazioni di emergenza che non avrei saputo come affrontare.

 

Tieni ben presente il passaggio all’età adulta, dopo I 18 anni, e cerca di parlarne con le persone che ti stanno vicino e ottenere il supporto adeguato.

 

Anche nelle situazioni più dure, ho sempre cercato di proteggerimi e preservare la mia dignità prendendomi cura del mio corpo e dell’ambiente che mi circondava.

Vado a correre tutti I giorni per mantenermi in forma e mi piace la pulizia.

Credo che vivere in un posto piacevole e sano aiuti molto lo spirito e l’umore e mostri rispetto che si ha nei confronti di se stesso.

 

Prenditi cura della tua salute, del tuo corpo e del posto dove vivi nonostante le difficoltà che ti circondano.

 

Anche se dopo qualche tempo nel nuovo paese mi sentivo pronto per lavorare poiché avevo imparato abbastanza bene la nuova lingua e come muovermi nel nuovo contesto, ho dovuto affrontare alcuni ostacoli burocratici e il fatto di essere minorenne si è dimostrato un inconveniente.

Infatti nel paese dove sono arrivato ai ragazzi non è permesso lavorare fino a quando non hanno 18 anni. Quindi, per cercare di impegnare bene il mio tempo, ho cercato fare in attività utili per il mio futuro, come seguire dei corsi di formazione lavoro che mi venivano proposti dagli operatori.

Molti ragazzi stavano male per il fatto di non poter lavorare e mandare soldi a casa; il pocket money che ricevevano non era sufficiente . E’ chiaro che in questi momenti di incertezza ci si sente a terra.

Quindi è importante impegnarsi in attività utili e positive.

 

Sfrutta I periodi di attesa impegnandoti in attività utili per il tuo presente e il tuo futuro.